Dal governatorato di Gharbia, in Egitto, a San Francesco a Ripa, l’asse viario trasteverino che da Piazza San Calisto porta alla chiesa dell’Assisiate: potrebbero essere questi i due estremi del viaggio di Alaa. Da dove è partito, all’eta di 14 anni, a dove lavora oggi, producendo la pizza preferita dalla gente del quartiere: una marinara sui generis dall’impasto leggero, a lunga maturazione, base rossa, con aglio, piccante, origano, prezzemolo e senza alici, per andare incontro al gusto dei tanti clienti vegani.
Al numero 21 di San Francesco a Ripa Alaa è un’istituzione. Conosce le abitudini dei clienti e ad ognuno riserva un pensiero, un consiglio, un’attenzione specifica.
Quando nell’aprile del 2009 è arrivato alla Città dei Ragazzi aveva alle spalle un viaggio nel Mediterraneo terribile, affrontato nel mese di gennaio, con mare mosso e 5 giorni di navigazione lentissima, con motore in avaria e in 350 su un barcone.
Una trentina moriranno, in parte per la ferocia dei trafficanti (gettati in mare perchè gridavano alla vista di altre barche) e in parte risucchiati dalle onde, al momento del concitato trasbordo sulla nave di soccorso. Alaa approda a Siracusa, scappa dopo pochi giorni dalla casa famiglia cui era stato assegnato e arriva a Roma, dapprima al Centro di Pronto Intervento Minori della Caritas e poi alla Città dei Ragazzi, dove resterà per quattro anni, fino a giugno 2013. Sono anni ricchi di impegno e attività, studio e formazione: corso di alfabetizzazione, Terza media, corsi di musica, ceramica, informatica, artevetro, teatro, vela, falegnameria, panificazione, impegno nell’autogoverno …
Da tutto questo emerge un giudizio per molti aspetti predittivo, formulato a suo tempo dagli educatori: “ragazzo con buone competenze e capacità organizzative, soprattutto nel settore ristorativo”. Con tali premesse il traguardo è stato quasi naturale: nel 2012 inizia un tirocinio come pizzaiolo presso le pizzerie di Massimo Marganella; nel 2013 viene assunto a tempo indeterminato e pian piano si conquista la fiducia di clienti e titolare, tanto da essere in grado, a 24 anni di gestire in autonomia un punto vendita di grande prestigio. Dopo aver aiutato i genitori ad organizzare il matrimonio di due sorelle in Egitto, oggi Alaa pensa al suo desiderio di “costruire una famiglia con un’italiana, che possa regalarle almeno tre bambini”.
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